Che cosa sono?
Le prove di lavoro sono verifiche zootecniche nel corso delle quali si valutano la capacità dei diversi soggetti di compiere quel lavoro per il quale sono stati selezionati. Nel caso delle razze levriere, queste hanno quale caratteristica comune quella di essere degli agili e veloci cacciatori, che inseguono e finiscono la preda per averla vista in movimento. Infatti il senso che permette loro di individuare il selvatico non è, come nella maggior parte dei cani da caccia, l’olfatto, ma la vista. Questo consente oggi di esercitare e di verificare la loro attitudine utilizzando non una preda viva, ma qualcosa che la richiami, ovvero qualcosa che si muove rapidamente simulando la corsa del selvatico, per regolamento un fiocco di materiale plastico (o di pelle) trainato da un motore. Il che rende sicuramente incruente queste discipline. I cani che vi partecipano si divertono molto, esprimendo la loro piena natura. Da alcune parti si alzano voci contrarie, che indicano queste attività come uno sfruttamento degli animali. Non è così. È solo da accennare che oggi non esistono corse che generino un minimo interesse economico, o che siano collegate a sistemi di scommessa o altro. Le corse hanno caratteristica meramente amatoriale, per lo svago dei cani, prima ancora che dei loro proprietari.
Le prove di lavoro per le razze levriere sono di due tipi: il coursing ed il racing. Ad esse possono partecipare, secondo le direttive della FCI, oltre alle 13 razze levriere del gruppo X, quelle razze primitive del gruppo V, che sono considerate affini ai levrieri, ovvero il Pharaoh Hound, il Podenco Canario, il Podenco Ibicenco ed il Cirneco dell’Etna. Per quest’ultima razza nativa è opportuno sottolineare che in Italia è prevista una diversa prova di lavoro, che è ritenuta più attinente alle sue caratteristiche tipiche. Sono esclusi i cani non di razza pura, ovvero quelli che non dispongono di pedigree. Soggetti sprovvisti di pedigree, ma dei quali si ha per certo che derivino da genitori della medesima razza pura, possono eventualmente ricercare il riconoscimento della propria tipicità di razza da un giudice in esposizione, cosa che consentirà eventualmente il rilascio di un particolare pedigree.
Il coursing.
Il coursing è una corsa per levrieri che si svolge in un vasto campo aperto, su di un percorso che varia dai 400 ai 1000 mt., in base alle razze. Il cane deve inseguire uno zimbello (il fiocco in plastica) legato ad un filo al cui altro capo vi è un motore, che ne consente il traino. Il percorso non è rettilineo, perché sul campo sono poste delle pulegge che consentono di imprimere alla corsa dello zimbello dei cambi di direzione simili a quelli che i selvatici (in particolare la lepre) compiono nella loro fuga, quando inseguiti dai cani. Ogni corsa vede alla partenza 2 cani, omogenei per razza e per sesso. La caccia deve essere collaborativa, più che competitiva, dove i cani possono tracciare traiettorie all’inseguimento della lepre che tengano presente la posizione dell’altro concorrente, per utilizzarla ai fini di portare la preda verso la cattura. Questo varia peraltro da razza a razza, alcune use ad una caccia in branco, altre ad una più individualistica. I cani non devono ostacolarsi, non giocare fra di loro, né tantomeno aggredirsi, atteggiamento che porta alla squalifica del soggetto. È plausibile che alla fine della corsa, compiendo il “brassok”, cioè gettandosi sulla lepre per catturarla addentandola al collo, la foga dei cani li porti ad un accenno di rissa. I concorrenti corrono con la museruola anche per questo.
La licenza di coursing.
Per partecipare al coursing ogni levriero deve aver ottenuto la licenza, una sorta di patente abilitativa. Per ottenerla il cane deve aver superato delle prove, costituite dapprima da una corsa singola, dove deve dimostrare l’interesse a seguire la preda, quindi, ulteriore passaggio obbligato, una corsa in coppia con un altro cane della stessa razza già provvisto di licenza, a dimostrare che la sua corsa sarà sempre focalizzata sulla preda e sarà rispettosa del compagno/concorrente.
La licenza di coursing non può essere conseguita prima dei 14 mesi di età per le razze di piccola taglia, prima dei 17 mesi per tutte le altre razze. Questo perché bisogna tener conto che si tratta pur sempre di una prestazione sportiva, che può essere richiesta a cani che abbiano già completato la propria formazione scheletrica e muscolare. Il benessere degli animali deve essere sempre messo al primo posto! In età precedente, quindi, è possibile abituare i giovani soggetti a qualche breve corsa in linea retta, stimolando il loro istinto predatorio, ma è assolutamente sconsigliato farli correre come cani adulti e/o assieme a loro. Alcuni gruppi di appassionati, talvolta riuniti in associazione o in sezioni di lavoro dello stesso Club del Levriero, organizzano sessioni di istruzione ed allenamento su diversi campi sul territorio italiano, la maggior parte dei quali al nord. È importante contattarli se si ha intenzione di avviare il proprio levriero alle corse.
Le competizioni.
Le manifestazioni di coursing possono essere di livello nazionale, dove si assegna il CACL (Certificato di Attitudine al Campionato di Lavoro), o internazionale, dove l’ulteriore titolo assegnato è il CACIL (Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale di Lavoro). Sono giudicate da uno o più esperti, che valutano la prova dei concorrenti secondo la loro attitudine alla caccia. Non vince quindi il primo che giunge al traguardo, ma il cane che dimostra nella propria corsa di interpretare al meglio 5 diversi parametri: destrezza, velocità, resistenza, seguita ed ardore. Gli esperti hanno seguito un lungo percorso formativo prima di essere abilitati. Le prove si disputano su due corse e la somma dei punteggi conseguiti nelle due prove origina l’attribuzione di una qualifica (eccellente, molto buono, buono, ecc.) e di una classifica. Il cane, per parteciparvi, oltre ad essere dotato di licenza e libretto per l’annotazione dei risultati (rilasciato dall’ENCI assieme alla licenza) deve essere in eccellente condizione fisica e dovrà superare la visita veterinaria predisposta dal comitato organizzatore nelle imminenze della gara. Esiste un limite d’età (8 anni) superato il quale i cani non possono più correre ed i cani giovani (sotto i 2 anni) o anziani (sopra i 6 anni) saranno visitati anche fra la loro prima e la seconda corsa della giornata. Occorre che i cani siano tenuti allenati e competano solo quando sono solo nella loro migliore condizione fisica, non possono essere affrontare 1000 mt di corsa impegnativa se trascorrono la propria giornata su di un sofà. Ne potrebbe andare della loro salute!
Il racing.
Le corse in pista, disciplina altrimenti detta racing, sono altrettanto affascinanti ed appaganti per i levrieri. Avviare un cane a questa disciplina è forse più impegnativo che nel coursing, in quanto gli è richiesta in gara una maggior disciplina e concentrazione sulla preda. Si corrono su dei circuiti che devono essere omologati dall’ENCI, dimostrando di possedere le caratteristiche strutturali fissate dall’FCI, su distanze che vanno dai 250 ai 900 mt.. Il fondo della pista è soffice, in sabbia o erba, per evitare possibili lesioni agli arti dei cani. In Italia, attualmente, esiste una sola struttura omologata, a Maserada sul Piave (TV), idonea ad ospitare competizioni di livello internazionale.
Le corse in linea retta costituiscono una nuova prova di lavoro alla quale possono partecipare solo soggetti delle razze Whippet e Piccolo Levriero Italiano provvisti di licenza racing. Le gare, di sprint e velocità pura, si disputano su di una distanza compresa fra i 100 ed i 200 ml, in percorsi verificati per possedere le necessarie dotazioni ed assolvere ai requisiti di sicurezza.
La licenza di racing.
Anche in questo caso per poter partecipare alle gare i cani devono aver preventivamente ottenuto la licenza. Le modalità di conseguimento sono leggermente differenti da quella per il coursing, se possibile più impegnative (infatti i cani in possesso di una licenza per racing possono impegnarsi anche nei coursing, ma non viceversa). Le corse di avviamento (quelle cioè per il conseguimento della licenza) saranno infatti 3, la prima in solitaria, le altre assieme a 2 cani già dotati di licenza. E' facoltà del giudice, in determinate circostanze, prevedere delle modalità semplificate di prova. I cani devono dimostrare di non disturbare nella loro corsa gli altri concorrenti, mantenendo anche traiettorie lineari ed evitando i contatti duri con gli altri concorrenti, i cosiddetti “body check”. Inoltre devono dimostrare di poter indossare la museruola e di entrare ed uscire dalle nelle gabbie di partenza senza indecisioni.
Lo svolgimento delle corse.
Le corse sono giudicate da uno o più esperti. Il loro ruolo è soprattutto quello di valutare il corretto comportamento dei cani in corsa, coadiuvati da altri funzionari, chiamati osservatori di pista. Il criterio di definizione del risultato della prova sarà infatti quello del tempo realizzato e/o del piazzamento al traguardo, attività riscontrabili dal sistema di cronometraggio automatico e di fotofinish. Il monitoraggio del comportamento in gara risulta peraltro complicato dal fatto che ad una singola corsa possono partecipare fino a 6 soggetti contemporaneamente. Le corse che ogni cane deve affrontare in una giornata sono 2 o 3. I soggetti in corsa possono essere suddivisi, oltre che secondo la razza, in gruppi secondo il peso, la taglia o la velocità. Così come nel coursing, anche nel racing il benessere animale rimane prioritario. Per questo motivo i cani che partecipano devono essere in salute e ben allenati, superare le visite di controllo veterinario predisposte dal comitato organizzatore, effettuare pause di almeno 45 minuti fra una corsa e l’altra, essere portati alla partenza dai proprietari dopo adeguato riscaldamento e fatti riposare al termine della prova solo dopo attività di defaticamento.
Il benessere animale prima di tutto, niente trucchi!
Sono previsti controlli a campione per verificare che ai cani non sia somministrato alcun tipo di sostanza dopante.
I proprietari che non ritengono di aver tempo o disponibilità per seguire tutte le indicazioni che garantiscano il benessere ai propri soggetti o che sono disponibili a qualsiasi scorciatoia - illecita o inopportuna anche se lecita - per ottenere i migliori risultati dai propri soggetti, non troveranno grande soddisfazione avvicinandosi al mondo delle prove di lavoro per levrieri. Tutti quelli che vogliono perseguire, nella massima sicurezza possibile, il divertimento dei propri cani, esercitando il loro istinto nel coursing o nel racing, sono assolutamente benvenuti. Se i loro soggetti si dimostreranno particolarmente abili, avranno anche la soddisfazione di poter partecipare con la rappresentativa nazionale alle competizioni mondiali organizzate annualmente sotto l’egida dell’FCI.